ARBITRI, COSA VI SIETE BEVUTI?

Weekend dell’orrore per gli arbitri dei principali campionati europei. A partire dall’ormai nota vicenda di Lazio-Milan 0-1 dove il protagonista è stato Marco Di Bello, 42 anni di Brindisi, che ha estratto ben 3 cartellini rossi ai danni dei giocatori laziali decimandoli, arbitrando in modo gravemente insufficiente per tutta la gara. Poi si è passati al campionato spagnolo de “LaLiga” dove il Real Madrid di Carlo Ancelotti era ospite del Valencia di Ruben Baraja. Nei secondi conclusivi (leggete bene, non minuti ma secondi) l’arbitro Gil Manzano, 40 anni di Don Benito (Extremadura) è riuscito a fischiare la fine della gara quando il Real stava crossando dalla destra per lo stacco di testa di Bellingham che poi ha realizzato la rete che sarebbe stata quella del 3-2 finale! Come si fa a fischiare la fine quando un giocatore sta crossando in area? E come se non bastasse a partita finita ha pure estratto il cartellino rosso allo stesso Bellingham per proteste! Infine, nella “Premier League”, a detta di tutti il campionato di calcio più bello del mondo, durante la gara di sabato 2/3 tra Nottingham Forest – Liverpool l’arbitro Paul Tierney, 43 anni di Wigan, nei minuti conclusivi della gara in questione,  ha scodellato il pallone a favore del Liverpool – che ne ha ben usufruito visto che ha segnato il gol partita con Nunez – invece di restituirlo al Nottingham Forest poiché lo stesso arbitro Tierney aveva fermato il gioco per un colpo alla testa subito da Konatè e il pallone era in possesso della squadra allenata da Steven Reid, tra l’altro espulso a fine gara per proteste.  Ma come si fa? Il VAR ovviamente muto e cieco in questi casi…In tutto ciò il danno vero lo paga sempre il tifoso che oltre al costo dello stadio o dell’abbonamento tv viene defraudato di sogni ed emozioni che più non si può. Ma interessa a qualcuno dei tifosi? Il tifoso non è business e forse per questo andremo a ragionare sui dati che tra qualche anno le squadre, gli arbitri e tutto il resto saranno composte da robot e non più da uomini. E’ davvero questo che chiediamo al Nostro Calcio?  Riflettiamoci.  Siamo in tempo per cambiare. 

Tornando alla nostra SERIE A c’è da registrare dei clamorosi errori anche in MONZA-ROMA 1-4 (arbitro PICCININI) e in NAPOLI-JUVENTUS 2-1 (arbitro MARIANI). Nella prima gara vinta dai capitolini per 4-1 a Monza, sul 3-0  da un corner il n. 3 giallorosso Huijsen viene trattenuto da un difensore monzese e atterrato in area di rigore. L’arbitro Piccinini ha la visuale pulitissima e con ampi gesti delle braccia fa segno di “NO NON C’E’ RIGORE” salvo poi essere chiamato dal VAR Pairetto a correggere la situazione e assegnando il penalty alla Roma.  Nella partita di ieri sera, invece al Maradona, nei minuti conclusivi Victor Osimhen (NAP) viene toccato sullo stinco dal n. 47 juventino Nonge e l’arbitro Mariani, piegato in ottima posizione, fa lo stesso gesto fatto dal collega Piccinini la sera prima “NO NON C’E’ RIGORE”… Salvo poi essere richiamato dal VAR Irrati a cambiare la decisione. Ecco, la mia domanda è questa: nel caso i due VAR non fossero stati attivi Piccinini e Mariani come si sarebbe guardati allo specchio? Due rigori diversi ma solari, due rigori ben visibili sul campo senza nessun bisogno dell’OFR. Ma come si fa? Come facciamo a fidarci?